L'abbondanza e la continuità delle acque che loalimentano fanno dell'Aniene un fiume di buona portata, che fu infattiutilizzato fin dall'antichità per alimentare acquedotti, e successivamente comerisorsa per la produzione industriale locale e per la produzione di energiaelettrica.
La captazione delle acque dell'Aniene ha una lungastoria: comincia a metà del II secolo a.C. con il primo acquedotto fattocostruire dal pretore Quinto Marcio, al quale fino all'età dei Claudi se neaggiunsero altri due, sulla stessa direttrice e in alcuni punti sovrapposti oparalleli. Da qui il nome di acqua Marcia che l'insieme di queste acque assunsee mantiene nell'approvvigionamento idrico di Roma (al quale ancoracontribuisce).
In età romana sorsero lungo tutta la val d'Anienenumerose ville romane, tra cui quella di Nerone a Subiaco. Nel Medioevo poi lazona divenne rifugio di popolazioni in fuga dai barbari e sede di castelli,eremi e monasteri (spesso insediati sulle antiche strutture romane), il piùnoto dei quali è il monastero benedettino di Subiaco.
Il centro più importante della zona è Tivoli iLa città,(55650 ab.), collocata sulle pendici occidentali dei monti Tiburtini, rilievidi modesta entità ad est di Roma, posizionata lungo il fiume Aniene presso lagrande cascata, insieme al suo territorio ha goduto fin dai tempi antichicondizioni favorevoli sia dal punto di vista climatico che strategico, dalmomento che controllava tutti i traffici da e per l'Abruzzo.